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Siamo tutti al sicuro eppure non lo è nessuno
Imparare a gestire la paura

Spesso, le persone che decidono di frequentare un corso di autodifesa, sono convinte di non riuscire a difendersi  perché non hanno molta forza fisica.

Probabilmente hanno avuto brutte esperienza come il bullismo, oppure hanno perso uno scontro fisico, o magari hanno solamente il timore di trovarsi in svantaggio se dovesse accadere.

Ma la paura, non è sempre un nemico.        
La Paura è un fattore determinante in uno scontro fisico, nel bene e nel male. Può renderci in grado di correre velocissimi ,scalare barriere invalicabili e ci moltiplica le forze ma può anche paralizzarci e indebolire i nostri sensi e renderci incapaci di reagire. Avrete sicuramente letto anche voi di madri che sono riuscite alzare da sole grossi pesi come automobili, oppure una parte di un tram, per liberare il figlio intrappolato a seguito di un incidente. O persone che hanno avuto ragione di belve, come quello che prese a pugni uno squalo che aveva morso il nipote. Ma molto più numerosi sono i casi di persone paralizzate dalla paura che hanno avuto la peggio.

Sentirsi spaventati in una situazione di potenziale pericolo è la naturale risposta

dovuta all'istinto di autoconservazione insito in tutti gli esseri viventi. Si tratta di un allarme che ci avverte di un pericolo imminente, quindi bisogna assolutamente ascoltarlo, ma imparando a reagire in modo corretto.

Dobbiamo quindi allenarci ad ascoltare la paura e utilizzarla senza farci paralizzare. Ma come ci si allena a gestire la paura?

Il primo passo è accettare il fatto che siamo tutti potenzialmente sempre in pericolo, senza angoscia. il mondo è un posto pieno di pericoli più o meno evidenti che tutti corriamo costantemente, ma questo non deve impedirci di vivere serenamente. Questo è possibile perché abbiamo tutte le capacità necessarie per reagire in modo corretto. Pensiamo ad esempio a quando, alla guida, freniamo all'ultimo momento scongiurando un potenziale incidente e alla fine della giornata ce  ne ricordiamo appena .

Il secondo passo è analizzare tutte quelle situazioni in cui siamo stati delle vittime "fortunate" perché alla fine ci siamo salvati da situazioni di pericolo, magari anche in modo casuale e riflettere sul perché ci siamo trovati in tali situazioni e per quale motivo non siamo riusciti a tirarcene fuori in tempo, prima  che la situazione precipitasse.

L’esperienza ci permette di far aumentare le possibilità di cavarcela, facendo le scelte giuste.  "Limare" alcune nostre scelte della vita quotidiana sempre senza lasciare che la paura prenda il sopravvento ma usandola invece per le nostre esigenze come una sorta di antifurto, lasciandola agire al livello perimetrale della nostra attenzione, sempre alla ricerca di quei dettagli che rendono una situazione "pericolosa".

Decidere di sedersi ad un determinato posto in un locale, tenere d'occhio qualcuno il cui aspetto non ci piace e restare a distanza di sicurezza, cambiare strada perché sentiamo qualcosa di sospetto, o magari scendere ad una fermata dopo la nostra in autobus se quella che avevamo scelto è occupata da gente poco rassicurante, per quanto il motivo possa sembrare banale, palese, o invece subdolo e ambiguo sarà la nostra scelta ad influenzare la situazione rendendola  più pericolosa  o meno.

Questo modo di fare, che può sembrare paranoico, può effettivamente metterci in sicurezza, anche se può farci perdere alcune casualità delle vita che possono rivelarsi meravigliose.

Anche sentirsi al sicuro solo perché si è in compagnia di persone forti, può rivelarsi ingannevole. Nelle situazioni di pericolo reale, l'unica persona sicuramente in grado proteggerti sei solamente tu. Gli altri possono scappare, essere sconfitti, o ancora paralizzati dalla paura: NON DELEGARE AD ALTRI IL COMPITO DI DIFENDERTI.

La cronaca ci dimostra come spesso, le persone che si sono affidate ciecamente agli altri per la loro sicurezza, si sono rivelate incapaci di reagire una volta che i loro "protettori" venivano sconfitti quando in realtà, con il giusto addestramento, avrebbero potuto mettersi in salvo.

Imparare a difendersi e ad “usare” la paura come nostra alleata,  è una scelta molto saggia perché allenarsi a combattere è sicuramente di aiuto nel caso si venga aggrediti da qualcuno.
Ma attenzione,  anche quando le probabilità e la fortuna sono a nostro favore e potremmo sentirci davvero al sicuro non lo saremo mai completamente.

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